Aurelio Paviato

Aurelio Paviato

Alain ed Aurelio
Alain Iannone ed Aurelio Paviato in locale a Roma

Quando si parla di prestigiazione in Italia e nella fattispecie di Close Up, non si può non parlare di Aurelio Paviato.

Facciamo un salto indietro di circa 35 anni e apriamo il cassetto dei ricordi.
Incontriamo un giovane Alain appassionato di magia che divora libri (grazie alla meravigliosa guida di Lamberto Desideri.

Cerca di vedere e studiare ogni cosa gli capiti sotto mano.
È il 1989, nella cittadina di S. Vincent ha luogo un meraviglioso congresso magico che all’epoca si svolgeva ogni 3 anni (se tutto andava bene).

Quell’anno fu per me il primo congresso magico internazionale, gli artisti presenti erano indimenticabili.

Dopo essersi ritirato dalle scene da oltre 30 anni, tornava Channing Pollock, e ancora, Topper Martin e Jorge Samson, solo per citarne alcuni, presentati in un gala dal simpaticissimo e bravissimo Aldo (allora Fabian) Colombini.

Nel Close Up invece, Harry Lorayne e Rene Lavand, per non parlare dell’incredibile Juan Tamariz ed altri ancora.

Ma torniamo a noi, durante un rinfresco pre spettacolo, il mio presidente Franco Silvi, viene a salutarmi a braccetto con un suo “amico”.
Si avvicina e mi dice “sai chi è questo signore? È Aurelio Paviato. Mai sentito nominare?”
Ed io: “cavoli, certo, ha vinto i mondiali nel 1982 a Losanna! Che onore conoscerlo di persona…”
(Chissà se Aurelio si ricorda questo episodio).

Il commento di Paviato a Silvi fu: “complimenti, li tirate su bene i ragazzini a Roma”.

In seguito Aurelio capitò a Roma per un mese dove si esibiva ogni sera in locali diversi.

Grazie alla lungimiranza di una nota casa produttrice di vini che si avvalse delle esibizioni di un mago ai tavoli dei locali capitolini.

Il bello della magia da Close Up è proprio che si adatta ad un infinità di potenziali situazioni professionali.
Quale occasione migliore per andare a vedere un professionista all’opera nello stile di magia che piaceva a me. Soprattutto, in seguito diventerà il mio punto di forza professionale.
In quel periodo, dopo aver visto Tamariz all’opera, leggevo a fondo tutti i suoi scritti.

sapendo dell’amicizia tra Aurelio e Juan, approfittai per chiedere se per caso, avesse potuto farmi dedicare i suoi libri.
Da allora come si suol dire “ne è passata di acqua sotto i ponti”, la nostra amicizia si è consolidata (credo) così come la reciproca stima professionale.

Svolgiamo lo stesso lavoro, nello stesso settore senza invidia, senza dissapori ma con tanto rispetto l’uno dell’altro.

Oggi sono sinceramente orgoglioso e fiero di tutto questo.

Ma… chi è Aurelio Paviato? A parte un amico un collega ed un pericoloso rivale…

Aurelio nasce a Vigevano qualche anno prima di me e si appassiona alla magia fin da giovanissimo.
Vista la sua collocazione geografica, inizierà a frequentare l’ambiente magico milanese (uno dei migliori d’Italia ancora oggi). incontra “Piero (Karton) Pozzi ed Ottorino Bai”.
Pierino Pozzi ha fondato da pochi anni a Milano il CLAM (Club Arte Magica). Aurelio decide di iscriversi al circolo per approfondire il suo interesse e la sua passione.
All’inizio sarà allievo di Tony Mantovani che lo guiderà con esperienza verso la prestigiazione più pura.
Tra i giovani di quel periodo Aurelio lega di amicizia con “Vanni Bossi”, che in seguito diventerà a sua volta presidente del CLAM.
Nel 1979, in occasione del campionato del mondo di magia (FISM) tenutosi a Bruxelles, Aurelio incontra e diventa amico di Roberto Giobbi. Quest’ultimo introduce  Paviato al gruppo della Escuela Magica di Madrid. Fanno parte di questo gruppo,“Juan Tamariz, Arturo De Ascanio, Camilo Vasquez” e molti altri.

Nel 1980 Paviato decide di gareggiare al congresso Europeo di Bonn e si aggiudica il terzo premio nella categoria “Close Up”.
È l’inizio della scalata all’olimpo della prestigiazione.
1982, Paviato gareggia al campionato del mondo (FISM) a Losanna e si porta a casa il primo premio.

Ancora oggi è l’unico italiano ad aver vinto questo prestigioso titolo in questa categoria.
Dal 1983 ad oggi, pubblica articoli per le più importanti riviste magiche del mondo.

“Apocalypse” di Harry Lorayne, “Magia” rivista del CICAP, “Genii” rivista Americana di Richard Kaufman, scrive anche sulla “Circular de la Escuela Magica de Madrid” e “Gibeciere”, rivista di storia e cultura magica edita dal Conjuring Arts research center di New York.
Intanto  scrive il libro “carte & monete e… altri artifici” edito dalla Florence Art, “Studies in deception” in collaborazione con Stephen Minch ed edito dalla “Penguin Magic”.

Inoltre, ha curato la trascrizione del “manoscritto di Asti” sempre per la rivista “Gibeciere”.
Si è esibito nel gala del campionato del mondo di Madrid nel 1985, è stato 3 volte al Magic Castle di Hollywood. Ancora, ospite del congresso di Hakone (Giappone).
Per la televisione, è ricordato come il mago del Maurizio Costanzo show dove ha partecipato per lunghi periodi e svariati anni.Anche Buona Domenica, chi ha incastrato Peter Pan, la macchina del tempo, ciao Mara, Uno mattina, magie svelate e molti altri ancora.

Attualmente impegnato nel suo spettacolo teatrale “storie di un artigiano di illusioni” e nel nuovo spettacolo che…
beh magari meglio se ve ne parla lui che è meglio (Cit. Puffi quattrocchi).

Insomma, quando non è preso dalle sue molteplici attività in giro per il mondo, so di avere il piacere di poter scambiare 2 parole e magari condividere una buona bottiglia di vino (è anche intenditore).

Che bello avere amici così.
Vi lascio un link al suo sito qualora voleste approfondire.
Riguardo a noi…

Ci vediamo al prossimo articolo.
Alain