I Rhine laboratory
Quest’anno durante la mia tournée di spettacoli e conferenze negli Stati Uniti, ho presentato la mia conferenza a Raleigh, che si trova vicino Durham.
Ovviamente approfittando del tempo libero, ho cercato informazioni sulla Duke university e sui laboratori del Dott. Rhine.
Trovati e con la faccia tosta degna uno stalker, suono alla porta del centro ricerche chiedendo se fosse possibile visitare i laboratori (ancora operativi).
Purtroppo una gentile signora dice che non è possibile ma, grazie ad una telefonata,
nel giro di pochi minuti (nonostante fossero chiusi) arriva direttamente da casa sua il direttore esecutivo il Prof. “John G. Kruth”.
Con estrema cortesia da parte sua, facciamo un giro per i laboratori. Ah, ecco come operavano in passato e come procedono adesso.
John, gentilmente racconta la storia del centro ricerche. Apprendo che benchè i Rhine laboratory siano adiacenti alla Duke University, dal 1965 sono a tutti gli effetti una organizzazione indipendente dall’università e no profit.
Ad ogni modo per maggiori dettagli suggerisco di dare uno sguardo al loro sito “www.rhine.org“.
Ovviamente oggi tutto è evoluto, sia nella preparazione degli strumenti, che nella tipologia di ricerche.
Frugando negli scaffali, vedo apparecchiature storiche ideate e create per testare con l’assoluta affidabilità le varie situazioni. Sfoglio i libri scritti e dedicati dallo stesso Rhine nel 1934.
Passeggio per la biblioteca piena di testi su fantasmi, esperimenti ESP e personaggi che in qualche modo hanno fatto la storia del paranormale.
Con stupore scopro studi su Eusapia Palladino ma, noto che ignorano l’esistenza di Gustavo Rol.
In seguito, Chiamando l’amico ed esperto “Mariano Tomatis”, avrò delucidazioni a riguardo.
Oggi i Rhine laboratory oltre a mantenere viva l’attività “classica” del paranormale, si dedicano anche a ricerche sull’influenza di potenziali “esper” sui moderni mezzi di comunicazione come computer, cellulari ecc…
le ricerche hanno anche questa giusta moderna direzione “mediatica”.
Tra l’altro il mio “anfitrione” confessa che stanno ottenendo risultati positivi ed incoraggianti su questo nuovo settore.
Ergo, spoiler sul fatto che prossimamente forse potremo vedere persone in grado di influenzare i computer con la forza del pensiero. Pensare che David Cronenberg nel 1981 con il suo film “scanners”, aveva già previsto tutto. Chiaroveggenza? Chissà.
Ma vediamo un momentino cosa succedeva all’inizio degli anni 30 nelle sale del “Parapsychology Laboratory”.
Nel 1930 il professor Joseph B. Rhine si trasferisce a Durham presso la Duke university e fonda il primo laboratorio per le ricerche sul paranormale.
l’idea di Rhine è di studiare tutti quei fenomeni di natura mentale e non, che vengono definiti soprannaturali.
Telepatia, telecinesi, chiaroveggenza, manifestazioni spiritiche, ecc…
Rhine crea uno staff di ricercatori e scienziati che si dedicano a catalogare, sperimentare e dimostrare la veridicità di tali manifestazioni.
Insieme ad un suo collega “Karl Zener” crea delle speciali carte (carte ESP) con simboli idonei agli esperimenti.
Oltre i simboli, anche tutta una serie di strumenti per garantire una casualità assoluta su avvenimenti quali, mescolare carte da gioco, lanciare dadi, produrre sequenze di colori attraverso luci.
Ovviamente le ricerche venivano e vengono fatte con un approccio scientifico e razionale. Partendo dall’idea che i vari soggetti siano onesti, i ricercatori con i loro test cercano la prova scientifica di tale veridicità.
Tra i più famosi casi “dubbi”, ovviamente spicca il nome del celebre “Uri Geller”.
Con il passare del tempo, i ricercatori, hanno iniziato ad avvalersi della consulenza e collaborazione di prestigiatori professionisti esperti nel settore del Mentalismo e dell’illusionismo. in questo modo oggi si riescono a scoprire più rapidamente possibili tentativi di frode nei confronti delle ricerche.
Diciamo che continuano le ricerche ma con una conoscenza sempre maggiore delle “trappole” dei furbacchioni ed una consapevolezza dei possibili sotterfugi attuabili.
Devo ammettere che, sono stato tentato di mostrare loro qualche vero potere e… chissà se l’ho fatto e com’è andata?
Se capitate a Durham, chiedetelo a loro.
Ci vediamo al prossimo articolo
Alain